“Dove nessun motore di ricerca è mai giunto prima“.
E’ questo l’obiettivo di Google 🙂
Il destino dei motori di ricerca è diventare come il computer di Star Trek. Così ha dichiarato Amit Singhal, capo ingegnere di Google, alla conferenza SXSW Interactive.
“Il computer di Star Trek non è solo una metafora che usiamo per spiegare agli altri quello che stiamo costruendo, è l’ideale a cui miriamo. E’ stato il motore di ricerca perfetto, che capiva il linguaggio colloquiale, dava risposte invece di indizi per trovarle e anticipava le esigenze di chi faceva le domande. Il capitano Kirk non ha mai avuto bisogno di una tastiera per fare una domanda al computer e dunque bisogna affinare proprio questo aspetto. La capacità del computer di distinguere il linguaggio parlato è uno dei principi di progettazione del computer di Star Trek, se vogliamo fare questo dobbiamo lavorare sodo sul riconoscimento vocale e sulla comprensione del parlato da parte della macchina, poiché il computer di Star Trek si basa attivamente sul discorso parlato.”
Per la trasformazione del motore di ricerca di Google nel computer di Star Trek ci vorranno anni, ma in Google c’è ottimismo. Singhal ricorda che nei telefoni si vedono già programmi che ricordano il computer di Star Trek, alludendo a Siri e a Svoice e che l’obiettivo sarà raggiunto in tre anni, per poi arrivare “fra cinque anni a non poter credere di avere mai vissuto senza”.
Vedremo:)
Del resto Star Trek ha anticipato moltissime innovazioni tecnologiche e questa effettivamente mi sembra semplicemente un’evoluzione di una strada che già si sta percorrendo.
Se siete interessati alla fantascienza che precorre i tempi date un’occhiata anche QUI e QUI 🙂
4 comments
[…] Google sta lavorando al Super Computer di Star Trek, sarà pronto entro 3 anni http://www.tissy.it/google-computer-star-trek/ […]
Ma perchè, quei blocchetti colorati che il capitano Kirk inseriva nel computer, non ricordano tanto le pendrive USB?
@rico:
No. Sono identici però alle compact flash!
@Tissy
Sì, bello, ma toglierà il gusto di scoprire cose nuove andando di link in link partendo da una ricerca.
Non sempre si ha la domanda giusta per imparare.
Ed evolversi significa imparare a fare nuove domande.
Giusto Zibri:)